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Che fine hanno fatto i cavallucci marini?

In poco più di 40 anni le azioni umane hanno dimezzato la fauna selvatica presente sul nostro Pianeta

26 maggio 2017
| di Licia Colò
Che fine hanno fatto i cavallucci marini?

Ne parlano ambientalisti e naturalisti di tutto il mondo, illustri scienziati e ne ha parlato anche Papa Francesco nell'enciclica: se andiamo avanti di questo passo consumeremo tutto il Pianeta in brevissimo tempo. Cosa significa consumare un pianeta? Così come una bibita o un pasto, anche l'aria che respiriamo si può consumare e la forza nutritiva della Terra può essere ridotta ai minimi termini.

 

Dobbiamo metterci in testa che Gaia è un pianeta che vive e che va rispettato. Secondo un documento redatto da ricercatori del Wwf e della Società Zoologica di Londra in poco più di 40 anni le azioni umane hanno dimezzato la fauna selvatica presente sul pianeta. Mi sembrava impossibile ma poi ho ripensato a tutti quegli animali che incontravo abitualmente quando ero bambina e che oggi non incontro più. Un esempio? I cavallucci marini, che si potevano facilmente vedere in gran parte delle acque del nostro Paese e che adesso non si incontrano più.

 

Le nostre richieste energetiche non hanno limiti. Un illustre ingegnere energetico, Thierry Salomon, ha detto che per cambiare la rotta potremmo tranquillamente ridurre le nostre necessità energetiche del 65% e ha lanciato una provocazione che io giro anche a voi: pensiamo solo al fatto che la maggior parte di noi si sposta con macchine che pesano diverse tonnellate e che trasportano un unico individuo che raramente supera i 70 chili. Non nego di essermi sentita in colpa per questo. Ma ormai sentirsi in colpa non è più sufficiente.

 

 

Questo articolo è stato pubblicato su Famiglia Cristiana

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