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La rinascita di Eddy

07 novembre 2016
| di Redazione
La rinascita di Eddy

Vi presento Eddy, mix pastore bergamasco di 3 anni, e lo faccio ponendovi una domanda: come sareste voi nei confronti degli esseri umani e del mondo che vi circonda se nel primo anno della vostra vita vi avessero picchiato, maltrattato, tenuto alla catena, impedito di vedere i vostri simili e tutto quello che c’è oltre lo spazio intorno al palo che vi ha trattenuto? Se le mani dell’uomo vi avessero toccato solo per darvele di santa ragione in un’età in cui non si sa che esistono le carezze se nessuno ve le fa provare, che idea avreste nel vedere una mano che si avvicina per toccarvi? Sareste felici nel vederla oppure tentereste prima di ritrarvi e poi, crescendo, imparereste a far arretrare quella mano perché dovete imparare a sopravvivere, a difendervi, a tenere lontano l’uomo che  vi tartassa, che vi maltratta che vi percuote, che vi tiene incatenato perché altro per voi quell’uomo non lo ha mai fatto!

 


Ecco non chi è Eddy, ma che cosa ha vissuto Eddy fin dalla tenera età, fino a che, a un anno è arrivato in canile e, ironia della sorte, in canile, Eddy ha iniziato a trovare la sua “fortuna”. Dire che un cane è fortunato perché è in gabbia è una contraddizione in termini, ma se in quella gabbia nessuno lo picchia, nessuno lo maltratta, se proprio in quella gabbia si cominciano a conoscere volti sorridenti e persone che si curano di lui allora, rispetto al massacro precedente persino il canile è una fortuna!

 

Ovvio che Eddy è arrivato a noi come un disperato che, dopo aver conosciuto solo il male, passato dalla catena a una gabbia, aveva ormai acquisito un solo comportamento: aggressivo-difensivo, sì perché la vita fin da piccolo gli ha insegnato solo questo:” bisogna allontanare la mano dell’uomo che mi aggredisce, se resto nel box e nessuno mi prende, nessuno può toccarmi e farmi del male, se io non esco da qui sono salvo e per far si che io non venga preso allora vi minaccio, ringhio, vi tengo lontano da me!” Un buon educatore e l’amore dei volontari hanno iniziato nel tempo a fare miracoli  ed Eddy ha cominciato ad uscire dal box, a fare la passeggiata, a fidarsi di poche persone da cui però ancora non si lascia toccare.

 


Arrivati a questo punto vi porgo il secondo quesito: dopo aver patito tutto questo, con il vivere poi rinchiusi in un box da due anni giorno e notte quanto ancora migliorereste la vostra idea dell’uomo? Eddy deve fare il salto, Eddy deve uscire dal canile, l’unica via di salvezza per ogni essere vivente è la libertà. Ma chi è Eddy, per chi vi stiamo chiedendo un’adozione? Eddy è ciò che di più bello e vero c’è al  mondo, è un cane! Ma un cane il  cui cuore è stato straziato e che non ha mentito su questo perché i cani non mentono mai.

 

Cerchiamo per Eddy un’adozione consapevole, una persona che comprenda la delicatezza e la fragilità di questo tesoro intoccabile, una persona che abbia tempo e desiderio di impegnarsi in un percorso sicuramente non semplice ma non impossibile. No bambini, no persone anziane, no famiglie numerose, si invece ad ampi spazi e a persone disposte anche a farsi guidare nel percorso  con Eddy da un buon istruttore. Cancelliamo lo strazio, mai dubitare del cuore di un cane!
 
Aiutateci a realizzare il sogno di Edmundo! Per informazioni chiamare Anna al nunero 3401157952.

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