Ci rifugeremo su Marte?
È già da qualche anno che si parla di andare a colonizzare Marte. Nel mio programma “Il mondo insieme” ho ospitato uno di quelli che nel 2023 vorrebbe vivere quest'esperienza

È già da qualche anno che si parla di andare a colonizzare Marte. Nel mio programma “Il mondo insieme” ho ospitato uno di quelli che nel 2023 vorrebbe vivere quest'esperienza, facendo un viaggio che per adesso dovrebbe essere di sola andata.
Mi sono sempre chiesta che cosa significasse andare a colonizzare un pianeta dove praticamente non c'è niente e dove la vita sarebbe un inferno. Quando però leggo dell'allarme lanciato dall'Onu sull'incredibile consumo delle risorse della nostra 'casa comune' – nel 1970 erano state estratte 22 miliardi di tonnellate di materie; nel 2010 70 miliardi di tonnellate – quella che in un primo momento mi sembrava fantascienza temo possa diventare un'orribile realtà.
L'uomo sta divorando la Terra, la sta letteralmente mangiando, con sprechi che dovrebbero farci vergognare. Ciò che facciamo quotidianamente richiede una quantità enorme di materie prime e di combustibili fossili che negli ultimi 40 anni sono più che triplicati. Continuando così si stima che nel 2050 la situazione sarà insostenibile, con problemi legati sempre più ai cambiamenti climatici e alla carenza d'acqua. Nonostante questi ripetuti allarmi sembra che non si perda l'abitudine di chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati.
Forse la convinzione che ci si possa trasferire su Marte è per qualcuno un paracadute d'emergenza. Vi dico la verità: anche se nella vita ho fatto tanti sport, il paracadutismo non mi è mai piaciuto.
Questo articolo è stato pubblicato su Famiglia Cristiana