Clima, il leopardo delle nevi a rischio estinzione
Un video e la campagna social #savesnowleo sono stati lanciati dal Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona) insieme al portale web YouDoc di SD Cinematografica.

Sono i "fantasmi delle montagne" perché minacciati dall'aumento delle temperature globali e dai cambiamenti del clima: sono i leopardi delle nevi, protagonisti di una nuova campagna di sensibilizzazione lanciata in occasione della Giornata internazionale della montagna che ricorre domani, proprio alla conclusione dei negoziati in corso a Parigi per la Conferenza Onu sul clima (Cop21).
Un video e la campagna social #savesnowleo sono stati lanciati dal Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona) insieme al portale web YouDoc di SD Cinematografica. La clip celebra l'animale che più di tutti rappresenta la maestosità e la fragilità delle vette del mondo. Interamente girato nel parco di Bussolengo, il video ritrae due esemplari di leopardo delle nevi, Nudan e Samira, che vi dimorano dal 2014.
Secondo dati dell'Unione internazionale per la conservazione della natura (Iucn), sono meno di 6.500 i leopardi che vivono dai 700 ai 5.800 metri di altitudine sulle montagne di 12 Paesi dell'Asia centrale. Questi ecosistemi stanno mutando a causa delle variazioni del clima: il permafrost (ghiaccio perenne) ha già iniziato il processo di scioglimento e rischia di alterare il regime delle acque dei 20 bacini idrografici presenti nel loro areale di distribuzione. Una minaccia concreta non solo per la sopravvivenza degli animali, ma anche per i 330 milioni di persone che vivono entro i 10 chilometri dai fiumi.
La riduzione dell'habitat naturale del leopardo delle nevi corrisponde anche a una maggiore disponibilità e a un crescente sfruttamento dei pascoli, che inasprisce il conflitto con l'uomo e la caccia illegale.
Nudan e Samira vengono allevati al Parco Natura Viva per offrire alla loro specie la possibilità di procreare e non estinguersi. La Giornata Internazionale della Montagna è stata indetta dalle Nazioni Unite 13 anni fa per accendere i riflettori sulla necessità di salvaguardare gli ecosistemi montani.