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di Fabio Quattrocchi
di Fabio Quattrocchi
L'ONU PER IL TURISMO AMBIENTALE
di Fabio Quattrocchi
11 gennaio 2002 - Il 2002 è stato designato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite come anno dell'eco turismo. Le nazioni leader del settore sono Costa Rica, Ecuador e Madagascar. Quest'ultimo nel 1999 ha ricevuto 138,000 turisti di cui i due terzi venivano dall'ecoturismo, ed annualmente il numero dei visitatori aumenta del 15%. Secondo le organizzazioni ambientaliste locali ed internazionali l'eco turismo potrebbe contribuire a fermare la deforestazione in un paese tra i più poveri del mondo che ha già perso l'80% della copertura forestale originaria, mentre il resto sta per essere distrutto per dar spazio ai pascoli e ricavare legname da ardere necessari alla popolazione ridotta a miseria. Nel Masoala National Park i turisti pagano 8 dollari per accedere all'area protetta, e i ricavi vengono investiti in progetti di sviluppo delle comunità locali e l'istruzione. I funzionari governativi che gestiscono il parco sostengono che il progetto sta funzionando e sta convincendo le comunità sul fatto che anche non distruggendo le foreste si possono ottenere guadagni. Purtroppo l'eco turismo è presente solo in pochi siti del Madagascar a causa della carenza di infrastrutture. E mentre in questi siti la deforestazione è pressoché nulla, al di fuori dei loro confini il taglio procede al ritmo di 200,000 ettari all'anno.
Attualmente, appena l'1.9% del Madagascar è protetto da parchi nazionali. Gli agricoltori dicono di essere costretti a tagliare le foreste perché non hanno soldi e nulla da mangiare. “Siamo consapevoli del danno che abbiamo fatto, ma non abbiamo altre alternative” dice uno di loro. Lo sviluppo dell'ecoturismo potrebbe contribuire a cambiare le condizioni della popolazione.
L'Assemblea Generale dell'ONU ha designato il 2002 anche come l'anno delle montagne. La FAO fa notare come dei 27 conflitti attualmente esistenti, 23 si svolgano in regioni montuose. Secondo il direttore dell'Organizzazione è urgente portare la pace in quelle aree, in quanto la pace è la condizione fondamentale per garantire forniture di derrate alimentari e per avviare i progetti di sviluppo sostenibile. Le Nazioni Unite hanno proclamato l'anno delle montagne per sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale sull'importanza degli ecosistemi e del patrimonio culturale presenti sulle montagne. Kofi Annan ha detto che le immagini satellitari mostrano un'evidente perdita di copertura forestale in queste regioni. Le specie sono messe in pericolo dalla perdita di habitat e dai cambiamenti climatici, mentre le tradizioni e le conoscenze indigene stanno scomparendo. Le regioni montuose rappresentano il 50% delle riserve di acqua dolce mondiali, ma i fiumi vengono inquinati sempre di più.
Attualmente, appena l'1.9% del Madagascar è protetto da parchi nazionali. Gli agricoltori dicono di essere costretti a tagliare le foreste perché non hanno soldi e nulla da mangiare. “Siamo consapevoli del danno che abbiamo fatto, ma non abbiamo altre alternative” dice uno di loro. Lo sviluppo dell'ecoturismo potrebbe contribuire a cambiare le condizioni della popolazione.
L'Assemblea Generale dell'ONU ha designato il 2002 anche come l'anno delle montagne. La FAO fa notare come dei 27 conflitti attualmente esistenti, 23 si svolgano in regioni montuose. Secondo il direttore dell'Organizzazione è urgente portare la pace in quelle aree, in quanto la pace è la condizione fondamentale per garantire forniture di derrate alimentari e per avviare i progetti di sviluppo sostenibile. Le Nazioni Unite hanno proclamato l'anno delle montagne per sensibilizzare l'opinione pubblica mondiale sull'importanza degli ecosistemi e del patrimonio culturale presenti sulle montagne. Kofi Annan ha detto che le immagini satellitari mostrano un'evidente perdita di copertura forestale in queste regioni. Le specie sono messe in pericolo dalla perdita di habitat e dai cambiamenti climatici, mentre le tradizioni e le conoscenze indigene stanno scomparendo. Le regioni montuose rappresentano il 50% delle riserve di acqua dolce mondiali, ma i fiumi vengono inquinati sempre di più.