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di Licia Colò
di Licia Colò
AMSTERDAM. LA CITTA' DEI TULIPANI
di Licia Colò
3 gennaio 2002 - Amsterdam, la città dei tulipani, la Venezia del Nord con i suoi tantissimi canali, l’arte di Van Gogh e l’antiproibizionismo. Visitare Amsterdam significa immergersi in una realtà splendida e varia, fatta di contrasti e grandi armonie.
Una città comoda, e lo si può intuire subito, non appena scesi dall’aeroplano. Per andare nel centro della città si possono prendere i taxi, oppure i pullman, o ancora il treno. E' più simile a una metropolitana, costa pochissimo, circa 3.50 euro, e in dieci minuti porta nel cuore della città: la stazione centrale, il punto da cui partire per qualunque visita.
Se Amsterdam si dinoccola soprattutto tra i canali, un giro sui battelli della città non può mancare. Anche questi sono relativamente economici, più o meno 13 euro. Le guide, perfettamente trilingue (olandese, inglese, francese) descrivono lungo il tragitto tutto ciò che si può vedere.
E dalla barca si capisce davvero quello che è la città di Amsterdam. Un posto in cui ci si può muovere quasi sempre sull'acqua. Anche se Amsterdam, in realtà, è attraversata da un unico fiume, ha più di cento canali e addirittura oltre mille ponti e le caratteristiche “House boat”, vere e proprie case galleggianti. Allegre, molto divertenti, forse qualcuno sognerebbe anche di poterci vivere. In realtà invece la loro origine ha motivi assai diversi, legati al problema degli alloggi. Infatti un tempo chi non poteva permettersi di comprare una casa o di pagare un affitto decideva, o piuttosto in qualche modo si sentiva costretto a vivere a bordo di una di queste barche. Soluzioni temporanee sarebbero dovute essere, poi scelta definitiva con le annesse tasse di una casa assolutamente normale.
Anticamente gli abitanti di questa città pagavano allo stato le tasse sulla casa a seconda della larghezza della stessa. Così la gente tendeva a farsi delle case magari molto alte ma molto strette. La più stretta di tutte arrivava addirittura ad un metro di larghezza, sarebbe meglio dire un metro di strettezza. E i mobili in casa si facevano entrare dalle finestre. Ecco perché accanto a quasi tutte le finestre della città di Amsterdam si trovano spesso dei ganci. Ganci che servono proprio a far entrare i mobili in caso di trasloco.
Ma come nasce Amsterdam?
All’interno del municipio c’è una sezione che spiega molto chiaramente la genesi della città. Il mare del Nord è interrotto da un’immensa duna di sabbia. Sabbia che prosegue in uno strato più basso, quindi inferiore al livello del mare. Esiste, poi, sempre nel sottosuolo uno strato di rocce fatto di torba e argilla. Ma come hanno fatto a costruire una città grande come quella di Amsterdam su uno strato alla fine così leggero, così, così morbido. E’ molto chiaro la parte vecchia è stata costruita su pali di legno che si vanno a piantare nel primo strato di sabbia, a dodici metri di profondità. La parte nuova, invece, è stata costruita su pali questa volta quadrati e di cemento armato che attraversano il primo strato di sabbia e si vanno a piantare direttamente sul secondo strato che si trova a 22 metri di profondità.
Se poi ci si muove in tram si può comodamente raggiungere piazza Damm. la piazza più importante di tutto il centro storico. Un'antica piazza medievale, luogo di ritrovo di tutti gli abitanti di questa città. Diventerà una zona pedonale e tranquillissima.
Molto comuni ad Amsterdam sono anche le biciclette, se ne vedono davvero dappertutto. D'altronde è un mezzo che viene utilizzato fin da quando i bambini iniziano ad andare alla scuola primaria. E poi è un'abitudine che ci si porta avanti per tutta la vita. Non esistono problemi di parcheggio, la bici la si può parcheggiare ovunque, ci si può muovere liberamente all'interno del centro storico, così come in tutte le altre parti della città.
Amsterdam è una città molto giovane. La metà degli abitanti ha tra i venti ed i cinquanta anni. E’ una città cosmopolita. Sono state censite ben 129 nazionalità diverse: un abitante su cinque ha origini straniere.
Amsterdam, l'Olanda in generale, è famosa per i bellissimi fiori. Non si può mancare, allora, una visita la famosissimo mercato dei fiori. Si disloca tutto ai bordi di un canale su case galleggianti. All'interno di ognuna di queste case c'è un'esplosione di fiori e colori.
Fiori e bulbi a parte, l’altra attrazione di Amsterdam è il numero straordinario di musei, ognuno dei quali dedicato alle tematiche più varie: esiste ad esempio quello sui gatti o ancora quello delle house boat, il museo dedicato alle torture, alla marijuana e i relativi usi e costumi nel mondo legati a questa droga leggera. Ed ancora un museo della birra. Per un solo euro viene spiegato come viene prodotta questa bevanda. Al termine della spiegazione si possono assaggiare ben dodici specialità diverse di birra.
Ma il museo per eccellenza, ad Amsterdam, è quello di Vincent Van Gogh. Ogni anno questa città conta un milione e trecentomila persone a prestare omaggio al grande pittore. Ancora nel centro storico si trova un luogo che sembra davvero incantato, lontano da tutti i rumori e la confusione. Si chiama “Beginhoff”, che tradotto in italiano potrebbe essere beghinaggio, un luogo dove un tempo vivevano le beghine. Ma chi sono le beghine? Qui in Olanda come d'altronde accadeva nella maggior parte del mondo, erano i papà che decidevano quali fossero gli uomini che dovevano sposare le figlie. E spesso ciò che contava era la ricchezza dell'uomo che sarebbe andato in marito alla propria figlia. Non importava l'età o il fatto che la figlia ne fosse più o meno innamorata. E se qualcuna sceglieva di rifiutarsi aveva due strade davanti a sé: o farsi suora o diventare beghine, quindi diventare delle donne che non erano delle vere e proprie religiose, non giuravano obbedienza per tutta la vita a Dio, ma si dedicavano comunque ad aiutare gli altri. Vivevano nel piccolo quartiere chiamato appunto “Beginhoff” e aiutavano soprattutto gli anziani, facendo una vita di preghiera.
E in Olanda, si sa, i formaggi sono davvero molto famosi. Stagionati, freschi colorati. Un vero e proprio imbarazzo della scelta. Rossi, gialli e verdi: rosso è haud al naturale, giallo è con l'aglio e verde è con le erbette.
Traffico, allegria, confusione. Tanti colori durante il giorno, la stessa cosa durante la notte. Insomma per 24 ore al giorno Amsterdam è certamente una città sempre viva.
Ad Amsterdam esiste anche un quartiere "a luci rosse". In Olanda la prostituzione è legale.
Una città molto tollerante. Che cosa si può fare di più. Beh! Se siete romantici si può ripetere un itinerario attraverso i canali durante la notte perché tutto assume colori ed atmosfere diverse. Sui costi c’è più di una possibilità. La prima è una cena molto essenziale a base di formaggi e vino e costa circa 26 euro. Se si vuole qualcosa di più esigente, servono 77 euro. Insomma a voi la scelta. Sicuramente è un'esperienza molto romantica ed è un modo simpatico di concludere una visita alla scoperta di questa città.
Una città comoda, e lo si può intuire subito, non appena scesi dall’aeroplano. Per andare nel centro della città si possono prendere i taxi, oppure i pullman, o ancora il treno. E' più simile a una metropolitana, costa pochissimo, circa 3.50 euro, e in dieci minuti porta nel cuore della città: la stazione centrale, il punto da cui partire per qualunque visita.
Se Amsterdam si dinoccola soprattutto tra i canali, un giro sui battelli della città non può mancare. Anche questi sono relativamente economici, più o meno 13 euro. Le guide, perfettamente trilingue (olandese, inglese, francese) descrivono lungo il tragitto tutto ciò che si può vedere.
E dalla barca si capisce davvero quello che è la città di Amsterdam. Un posto in cui ci si può muovere quasi sempre sull'acqua. Anche se Amsterdam, in realtà, è attraversata da un unico fiume, ha più di cento canali e addirittura oltre mille ponti e le caratteristiche “House boat”, vere e proprie case galleggianti. Allegre, molto divertenti, forse qualcuno sognerebbe anche di poterci vivere. In realtà invece la loro origine ha motivi assai diversi, legati al problema degli alloggi. Infatti un tempo chi non poteva permettersi di comprare una casa o di pagare un affitto decideva, o piuttosto in qualche modo si sentiva costretto a vivere a bordo di una di queste barche. Soluzioni temporanee sarebbero dovute essere, poi scelta definitiva con le annesse tasse di una casa assolutamente normale.
Anticamente gli abitanti di questa città pagavano allo stato le tasse sulla casa a seconda della larghezza della stessa. Così la gente tendeva a farsi delle case magari molto alte ma molto strette. La più stretta di tutte arrivava addirittura ad un metro di larghezza, sarebbe meglio dire un metro di strettezza. E i mobili in casa si facevano entrare dalle finestre. Ecco perché accanto a quasi tutte le finestre della città di Amsterdam si trovano spesso dei ganci. Ganci che servono proprio a far entrare i mobili in caso di trasloco.
Ma come nasce Amsterdam?
All’interno del municipio c’è una sezione che spiega molto chiaramente la genesi della città. Il mare del Nord è interrotto da un’immensa duna di sabbia. Sabbia che prosegue in uno strato più basso, quindi inferiore al livello del mare. Esiste, poi, sempre nel sottosuolo uno strato di rocce fatto di torba e argilla. Ma come hanno fatto a costruire una città grande come quella di Amsterdam su uno strato alla fine così leggero, così, così morbido. E’ molto chiaro la parte vecchia è stata costruita su pali di legno che si vanno a piantare nel primo strato di sabbia, a dodici metri di profondità. La parte nuova, invece, è stata costruita su pali questa volta quadrati e di cemento armato che attraversano il primo strato di sabbia e si vanno a piantare direttamente sul secondo strato che si trova a 22 metri di profondità.
Se poi ci si muove in tram si può comodamente raggiungere piazza Damm. la piazza più importante di tutto il centro storico. Un'antica piazza medievale, luogo di ritrovo di tutti gli abitanti di questa città. Diventerà una zona pedonale e tranquillissima.
Molto comuni ad Amsterdam sono anche le biciclette, se ne vedono davvero dappertutto. D'altronde è un mezzo che viene utilizzato fin da quando i bambini iniziano ad andare alla scuola primaria. E poi è un'abitudine che ci si porta avanti per tutta la vita. Non esistono problemi di parcheggio, la bici la si può parcheggiare ovunque, ci si può muovere liberamente all'interno del centro storico, così come in tutte le altre parti della città.
Amsterdam è una città molto giovane. La metà degli abitanti ha tra i venti ed i cinquanta anni. E’ una città cosmopolita. Sono state censite ben 129 nazionalità diverse: un abitante su cinque ha origini straniere.
Amsterdam, l'Olanda in generale, è famosa per i bellissimi fiori. Non si può mancare, allora, una visita la famosissimo mercato dei fiori. Si disloca tutto ai bordi di un canale su case galleggianti. All'interno di ognuna di queste case c'è un'esplosione di fiori e colori.
Fiori e bulbi a parte, l’altra attrazione di Amsterdam è il numero straordinario di musei, ognuno dei quali dedicato alle tematiche più varie: esiste ad esempio quello sui gatti o ancora quello delle house boat, il museo dedicato alle torture, alla marijuana e i relativi usi e costumi nel mondo legati a questa droga leggera. Ed ancora un museo della birra. Per un solo euro viene spiegato come viene prodotta questa bevanda. Al termine della spiegazione si possono assaggiare ben dodici specialità diverse di birra.
Ma il museo per eccellenza, ad Amsterdam, è quello di Vincent Van Gogh. Ogni anno questa città conta un milione e trecentomila persone a prestare omaggio al grande pittore. Ancora nel centro storico si trova un luogo che sembra davvero incantato, lontano da tutti i rumori e la confusione. Si chiama “Beginhoff”, che tradotto in italiano potrebbe essere beghinaggio, un luogo dove un tempo vivevano le beghine. Ma chi sono le beghine? Qui in Olanda come d'altronde accadeva nella maggior parte del mondo, erano i papà che decidevano quali fossero gli uomini che dovevano sposare le figlie. E spesso ciò che contava era la ricchezza dell'uomo che sarebbe andato in marito alla propria figlia. Non importava l'età o il fatto che la figlia ne fosse più o meno innamorata. E se qualcuna sceglieva di rifiutarsi aveva due strade davanti a sé: o farsi suora o diventare beghine, quindi diventare delle donne che non erano delle vere e proprie religiose, non giuravano obbedienza per tutta la vita a Dio, ma si dedicavano comunque ad aiutare gli altri. Vivevano nel piccolo quartiere chiamato appunto “Beginhoff” e aiutavano soprattutto gli anziani, facendo una vita di preghiera.
E in Olanda, si sa, i formaggi sono davvero molto famosi. Stagionati, freschi colorati. Un vero e proprio imbarazzo della scelta. Rossi, gialli e verdi: rosso è haud al naturale, giallo è con l'aglio e verde è con le erbette.
Traffico, allegria, confusione. Tanti colori durante il giorno, la stessa cosa durante la notte. Insomma per 24 ore al giorno Amsterdam è certamente una città sempre viva.
Ad Amsterdam esiste anche un quartiere "a luci rosse". In Olanda la prostituzione è legale.
Una città molto tollerante. Che cosa si può fare di più. Beh! Se siete romantici si può ripetere un itinerario attraverso i canali durante la notte perché tutto assume colori ed atmosfere diverse. Sui costi c’è più di una possibilità. La prima è una cena molto essenziale a base di formaggi e vino e costa circa 26 euro. Se si vuole qualcosa di più esigente, servono 77 euro. Insomma a voi la scelta. Sicuramente è un'esperienza molto romantica ed è un modo simpatico di concludere una visita alla scoperta di questa città.