Non servono rinunce ma piccoli gesti

Uno studio realizzato dal Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici insieme al Politecnico di Milano sulle abitudini di consumo della popolazione americana ha evidenziato un comportamento che, dal mio punto di vista, è simile a quello degli italiani: la non messa in pratica di comportamenti rispettosi dell'ambiente per una questione morale ed etica.
Da anni si parla di tutela della nostra casa comune, ma alla fine ci rendiamo conto che forse molti di noi pensano che i grandi cambiamenti debbano essere portati avanti da qualcun altro. Pensavo al comportamento dei nostri figli. Inaspettatamente i ragazzi, che dovrebbero essere i più attivi in campo ambientale, oggigiorno subiscono le nostre decisioni ma non le vivono a pieno. Quando io ero piccola dovevo sempre spegnere la luce in camera da letto perché mi veniva detto che la corrente costava tanti soldi.
Le cose non sono cambiate, sappiamo bene quanto paghiamo per le bollette energetiche. Quello che dovrebbe cambiare è il perché: si sa che un comportamento virtuoso nel quotidiano alla fine gioverebbe alla collettività. Purtroppo è più facile pensare che il gesto del singolo non porti a niente.
Secondo questo studio, rinunciare all'aria condizionata, al riscaldamento o all'illuminazione è quasi impossibile. Voglio ricordare che nessuno parla di rinunce ma di usare un po' di logica. Invece di tenere l'aria condizionata a bassissime temperature, come fanno negli Usa, teniamola a una temperatura tollerabile.
È facile riempirsi la bocca di parole come ecologia e ambiente; è più difficile ammettere i propri errori. Nessuno è perfetto ma tutti possiamo migliorarci, di questo ne sono sicura. Basta iniziare a camminare.
Questo articolo è stato pubblicato su Famiglia Cristiana