Incendio Pomezia, pompieri ancora al lavoro
Scuole chiuse e cittadini evacuati. Forse amianto nel tetto dell'edificio andato a fuoco

I Vigili del fuoco stanno ancora lavorando per spegnare l'incendio che venerdì ha distrutto l'azienda di smaltimento rifiuti Eco X a Pomezia, vicino a Roma. Secondo quanto riporta l'Ansa, al momento sarebbero oltre 35 i pompieri a lavoro al chilometro 33 della Pontina vecchia, impegnati principalmente nel raffreddamento dei materiali presenti all'interno, per evitare nuovi focolai, e nella bonifica della zona.
.@AnsaRomaLazio @Comune_Pomezia @RegioneLazio @ARPALazio (8mag-8:00) #Pomezia, #vigilidelfuoco impegnati nell'operazione di bonifica dell'incendio pic.twitter.com/5aROICg5iL
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 8 maggio 2017
Secondo le ultime notizie, nelle coperture del tetto ci sarebbe stato amianto incapsulato (un procedimento – l'incapsulazione – usato al posto della rimozione che permette di formare una sorta di pellicola protettiva su tutto il materiale in modo da 'intrappolare' le fibre di amianto) e si dovrà ora valutare l'effetto che il calore provocato dall'incendio può avere su questa sostanza, come ha riferito al Tgr Lazio il direttore del dipartimento prevenzione della Asl Roma 6 Mariano Sigismondi.
Intanto il sindaco di Pomezia, Fabio Fucci, ha emanato una nuova ordinanza che impone la chiusura, in via precauzionale, delle scuole ancora nella giornata di oggi e in quella di domani, martedì nove maggio, per permettere le operazioni di pulizia straordinaria, comprese quelle nelle strade cittadine e in particolare proprio nelle vie nei pressi di scuole e dei principali luoghi di aggregazione.
Viene inoltre vietata, nel raggio di cinque chilometri dal luogo dell'evento, la raccolta, la vendita e il consumo di frutta e verdura lì coltivate, il pascolo degli animali e l'uso del foraggio proveniente da quell'area per la loro alimentazione. Si ordina, inoltre, di mantenere gli animali da cortile al chiuso, di lavare accuratamente i prodotti ortofrutticoli coltivati oltre i cinque chilometri coperti da divieto e si raccomanda di mantenere porte e finestre chiuse nelle zone che si trovino entro i due chilomentri dall'incendio. Rimane ancora valido l'obbligo di evacuazione per tutti i residenti e i lavoratori che si trovino entro centro metri dal luogo dell'incendio. Il sindaco ha inoltre convocato per oggi, alle 13.00, un incontro urgente con Asl Roma 6 e Arpa Lazio per fare il punto della situazione.
Anche il commissario straordinario del comune di Ardea, Antonio Tedeschi, facendo seguito a una richiesta ufficiale della Direzione del dipartimento di prevenzione della Asl Roma 6, ha firmato un'ordinanza che vieta la raccolta degli ortaggi e di pascolo degli animali nel territorio comunale distinto in un raggio di cinque chilometri dal luogo dell’incendio.
L'Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) del Lazio sta diffondendo i dati relativi alla qualità dell'aria. Secondo l'ultimo aggiornamento, i dati che riguardano Benzene, Ossido di Carbonio, Biossido di Azoto e PM10 registrati dalle centraline della rete regionale per la qualità dell'aria nel corso della giornata del 6 maggio non sarebbero allarmanti: non è infatti stato rilevato alcun superamento dei limiti consentiti. Si è però in attesa di conoscere i dati raccolti attraverso i campionatori installati a Pomezia per la rilevazione di diossine e IPA (Idrocarburi policiclici aromatici).
Intanto la Coldiretti ha annunciato che si costituirà parte civile a sostegno delle aziende agricole per "i danni diretti, indiretti e di immagine provocati dall’incendio, nel procedimento penale che sarà eventualmente aperto". L'organizzazione degli imprenditori agricoli ha, infatti, ricordato che è stata coinvolta un'area coltivata di circa quattromila ettari di terreno dove lavorano almeno 150 imprese e per questo bisognerà "accertare le responsabilità e i danni diretti ed indiretti alle imprese agricole impegnate nel garantire la qualità delle produzioni locali".