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Granchi sigillati vivi

Licia Colò "Basta con gli animali venduti vivi nei banconi dei supermarket"

06 febbraio 2017
| di Licia Colò
Granchi sigillati vivi

Ieri sono andata a fare la spesa in un supermercato di Roma. Passando accanto al reparto pescheria ho notato, nel banco frigo, alcune confezioni di granchi: si trattava di vaschette sigillate con il cellophane con all'interno più di una decina di granchi.

 

Quello che ha catturato la mia attenzione è stato il fatto che si muovessero: quei granchi erano ancora vivi, ammassati l'uno sull'altro. Alcuni di loro avevano le chele intrappolate tra l'estremità della vaschetta e il cellophane che la chiudeva. In questo modo i granchi non solo non avevano la possibilità di muoversi ma neanche di respirare. Incredula e basita ho girato questo video.

 

Posso solo immaginare la sofferenza di quegli animali, letteralmente sigillati vivi e condannati a una lenta e atroce morte. Per di più sotto gli occhi di tutti, anche dei bambini.

 

Da parte nostra abbiamo inviato una lettera alla direzione del supermarket chiedendo spiegazioni sull'accaduto e confidando in un repentino cambio di rotta dell'azienda.

 

Questo è, comunque, solo uno dei tanti casi in cui animali, in particolare i crostacei, vengono tenuti esposti sui banconi dei negozi di tutta Italia. Per tutto il giorno sono costretti a stare sotto le luci artificiali, appoggiati sopra cumuli di ghiaccio che non ricreano certo il loro ambiente ideale e con le chele legate, senza cibo, acqua né possibilità di muoversi.

 

Di recente la Corte di Cassazione, come ha riportato la Lav, ha condannato proprio un ristoratore che aveva tenuto crostacei vivi sul ghiaccio e con le chele legate. La motivazione è che anche i crostacei, come tutti gli altri animali, sono in grado di provare dolore.

 

 

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@liciaanimalie

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