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Piano Lupo, oggi la votazione definitiva. Associazioni in piazza

L'appuntamento è per questo pomeriggio a Roma alla Conferenza Stato-Regioni

02 febbraio 2017
| di Redazione
Piano Lupo, oggi la votazione definitiva. Associazioni in piazza

Aggiornamento delle 16.00. La conferenza Stato-Regioni ha rinviato all'unanimità la discussione sul “Piano lupo” che quindi torna in sede tecnica dove la discussione sarà approfondita. Dopo le proteste delle varie associazione animaliste e ambientaliste, che questa mattina hanno presidiato la sede della Conferenza e hanno incontrato il presidente Stefano Bonaccini, le Regioni avevano deciso di non approvare il Piano.

 

 

La giornata decisiva per i lupi italiani è arrivata. Dopo l'approvazione in sede tecnica del nuovo “Piano di Conservazione del lupo”  – che all'ultimo punto prevede la possibilità di effettuare un abbattimento controllato del 5 per cento dei lupi che popolano il nostro Paese – questo pomeriggio a Roma ci sarà l'ultima votazione, quella definitiva, alla Conferenza Stato-Regioni che riunisce il ministero dell'Ambiente e i rappresentanti delle giunte regionali.

 

Da giorni tutte le associazioni animaliste e ambientaliste, ma anche semplici cittadini, sono mobilitati per evitare che questo avvenga. Petizioni e appelli si moltiplicano sul web e sui social network, raggruppate sotto gli hastag #cacciaunNo, #SosLupo e #salvailLupo, e la raccolta firme iniziata dai Verdi su change.org ha quasi raggiunto le 190 mila adesioni.

 

Non solo internet: diverse manifestazioni si sono già svolte in diverse città e altre sono in programma per oggi per protestare contro questa decisione che tra qualche ora potrebbe diventare definitiva. Le associazioni Animalisti Italiani, Enpa, Lac, LAV, Lipu e Lndc – che già gli scorsi giorni avevano scritto una lettera comune rivolta direttamente al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni affinché non permettesse la riapertura della “caccia al lupo” – hanno consegnato questa mattina ai presidenti delle Regioni, in arrivo a Roma per la riunione, l'ultimo appello affinché venga bocciata la parte del piano ministeriale che prevede la possibilità di uccidere i lupi.

 

Lo stesso appello verrà consegnato questo pomeriggio alle 14.00 subito prima della riunione nella sede della Conferenza Stato-Regioni in via della Stamperia, ai rappresentati del Governo. Nello stesso luogo e più o meno alla stessa ora è previsto anche un presidio del WWF che nei giorni scorsi aveva mandato un appello ai presidenti delle 20 regioni italiane affinché approvassero il Piano senza l'autorizzazione degli abbattimenti legali e con l'impegno che il ministero dell'Ambiente e le Regioni garantissero le risorse finanziare necessarie per attuare le altre azioni previste dal Piano (come la prevenzione, i rimborsi agli allevatori danneggiati e la lotta agli incroci tra cani e lupi).

 

La speranza è che, nella riunione odierna, l'ultimo punto del piano – quello che prevede la possibilità un abbattimento controllato di un numero di lupi non superiore al 5 per cento del totale che abita in Italia, derogando così alla legge che, dal 1971, vieta di uccidere questi animali – venga stralciato per essere discusso successivamente oppure lasciato cadere definitivamente. Dopo il no della regione Lazio, che già in sede tecnica la scorsa settimana aveva votato contro il Piano, si è infatti aggiunto il parere negativo di Puglia e Abruzzo, mentre Piemonte, Campania, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Liguria hanno chiesto un ripensamento.

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