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Liberato l'orso polare più triste del mondo

Chiuso in uno zoo all'interno di un centro commerciale cinese, potrà ora tornare dalla propria famiglia, anche se solo temporaneamente. Le associazioni ambientaliste lottano perché questa decisione diventi definitiva

16 novembre 2016
| di Redazione
Liberato l'orso polare più triste del mondo

Erano state raccolte un milione di firme per liberare Pizza, l'orso polare ribattezzato il più triste del mondo perché chiuso in una sorta di area zoo realizzata all'interno di un centro commerciale cinese, nella città di Guangzhou. In prima linea l'associazione ambientalista Humane Society International (HSI) che, insieme ad altri gruppi animalisti cinesi e internazionali, aveva scritto una lettera al governo di Pechino affinché venisse chiuso.

 

Adesso è arrivata la notizia che l'orso verrà finalmente liberato, anche se in realtà solo temporaneamente, finché i lavori di ristrutturazione del centro commerciale, il Grandview Shopping Mall, non saranno terminati. A diffondere la comunicazione è stata la stessa HSI che ha riferito che Pizza dovrebbe tornare nello stesso posto in cui è nato, un parco nel nord della Cina di cui non è stato divulgato il nome, e ricongiungersi con la propria famiglia.

Volpe artica. Credit: Maizi/Vshine

Questo periodo rappresenterà certamente una tregua significativa per l'orso che finora è stato costretto a vivere chiuso in una sorta di acquario, senza mai vedere la luce del sole e costantemente sotto gli sguardi e i flash di coloro che ogni giorno affollano il centro commerciale. Una condizione totalmente in contrasto con la sua natura, così come con quella di ogni animale, tanto che a settembre proprio la Humane Society aveva filmato Pizza sofferente, mentre manifestava i classici segni di un disagio mentale, come lo scuotere la testa e l'andare avanti e indietro in modo ripetitivo.

 

Adesso sia l'HSI che i suoi partners cinesi raggruppati nel Capital Animal Welfare Association (CAWA) stanno però spingendo affinché il centro commerciale renda questa liberazione definitiva soprattutto perché, ora che finalmente l'orso potrà “sentire il sole sulla propria pelle, respirare l'aria fresca e guardare il cielo sopra di lui”, come sottolineano dall'associazione internazionale, sarebbe una crudeltà chiuderlo di nuovo all'interno del grande magazzino che con nessuna ristrutturazione potrà mai diventare un luogo adatto a un orso polare.

 

“Vogliamo che l'acquario sia chiuso una volta per tutte – ha detto Mdm Qui, direttore del CAWA – e che gli animali siano trasferiti e chiediamo al ministro del Commercio che tutti gli zoo e gli acquari presenti all'interno di centri commerciali siano definitivamente chiusi e che sia impedita un'ulteriore apertura di questi tipi di giardini zoologici”. Oltre a Pizza, nel centro commerciale di Guangzhou ci sono infatti trichechi, beluga e volpi artiche.

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@liciaanimalie

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