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Le orchidee che seducono gli insetti

In Italia sono circa 35 le specie che "si fingono" api o vespe per attirare i maschi di queste specie

24 giugno 2016
| di Marco Gottardo*
Le orchidee che seducono gli insetti

Fotografie di Matteo Perilli - Gruppo italiano per la ricerca sulle orchidee spontanee

 

In Italia fioriscono quasi 200 specie di orchidee spontanee. Fra di esse spiccano le Ofridi, un tipo di orchidee che possiamo osservare nei prati e nelle radure ben soleggiate. La particolarità di queste orchidee va ricercata nei fiori dalle forme bizzarre. Il primo ad accorgersi della loro stranezza fu Carlo Linneo nel 1745. Notò che i fiori delle Ofridi hanno un petalo dall'aspetto molto inusuale che poteva essere facilmente scambiato per un insetto. Una semplice coincidenza o una sofisticata strategia della natura? Come sappiamo la maggior parte delle piante beneficia di alcuni insetti (chiamati 'insetti pronubi') per l'impollinazione. In cambio i fiori producono il nettare di cui gli insetti sono ghiotti. Stranamente, però, i fiori delle Ofridi non sono capaci di produrre il nettare ma nonostante questo vengono comunque visitati da alcuni insetti. Grazie alle osservazioni di vari studiosi sappiamo che sono solo i maschi di alcune api o vespe solitarie ad esserne attratti.

 

Come mai i fiori delle Ofridi attirano solo i maschi degli insetti? I fiori di queste orchidee rappresentano uno dei casi più straordinari di mimetismo, ovvero l’arte di un animale o di una pianta di imitare un modello. Lo strano petalo osservato da Linneo riproduce fedelmente la forma e il colore delle femmine degli insetti pronubi. Il mimetismo delle Ofridi non si limita solamente agli stimoli visivi: il fiore produce anche il profumo caratteristico della femmina, costituito da complesse miscele di svariate sostanze chimiche odorose. Il richiamo diventa talmente irresistibile che i maschi vengono tratti in inganno e scambiano il fiore per il proprio partner sessuale.

 

Perché i fiori delle Ofridi imitano le femmine degli insetti? Il maschio di ape o vespa attratto dalle Ofridi si posa volentieri sul fiore credendo di incontrare la femmina della propria specie. In seguito a speciali stimoli tattili il maschio inizia a eseguire movimenti di corteggiamento e infine prova addirittura ad accoppiarsi col fiore. Tale comportamento viene chiamato pseudocopula. Durante questo elaborato rituale il polline del fiore aderisce al corpo del maschio che poi lo trasferirà a un altro fiore durante i successivi voli alla ricerca di una compagna. Lo scopo del peculiare mimetismo messo in atto dalle Ofridi riguarda quindi l'impollinazione dei loro fiori.

 

Quante specie di Ofridi esistono in Italia? Nel nostro paese si contano circa 35 specie diverse appartenenti al genere Ophrys. Queste orchidee fioriscono durante la bella stagione. Tra la primavera e l'estate ogni pianta produce uno stelo che porta alla sommità un grappolo di fiori. Ogni specie di Ofride ha il suo specifico insetto impollinatore. I loro nomi scientifici, per esempio Ophrys insectifera e Ophrys apifera, stanno proprio a indicare la loro speciale interazione con gli insetti pronubi.

 

 

* Marco Gottardo è un entomologo e svolge attività di ricerca all'Università di Siena nel campo della entomologia e della biologia cellulare.

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