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Che succede quando gli orsi si incontrano?

A causa dei cambiamenti climatici sempre più spesso gli orsi polari e i grizzly condividono lo stesso habitat

16 giugno 2016
| di Redazione
Che succede quando gli orsi si incontrano?

L'aumento della temperatura della Terra fa sì che alcuni animali, che hanno sempre vissuto in regioni diverse, all'improvviso si incontrino e condividano gli stessi territori con la conseguenza di dare origine a nuove specie. È esattamente quello che sta avvenendo al Polo Nord.

 

Già da qualche tempo si è notata, nella regione artica, la presenza di particolari orsi polari: hanno il pelo bianco ma grandi artigli, zampe marroni e una testa larga come quella dei grizzly. Si tratta in effetti di un incrocio tra queste due specie di orsi che però vivono (o almeno dovrebbero) in territori differenti.

 

L’orso grizzly (Ursus arctos horribilis), una sottospecie nordamericana dell’orso bruno, è un grande mammifero onnivoro, molto aggressivo. Può raggiungere l’altezza di 2,5 metri e vive in Canada, in alcuni Stati degli Usa (in particolare nel Parco nazionale di Yellowstone, nel Wyoming) e in Alaska.

 

L’orso polare (Ursus maritimus), detto anche 'orso bianco', è il più grande mammifero carnivoro di terraferma presente sulla Terra. Può arrivare fino a tre metri di lunghezza e a 800 chili di peso e vive nell’Artico. Il suo habitat ideale è la banchisa dove caccia le sue prede: si nutre, infatti, prevalentemente di foche, piccoli trichechi, molluschi, granchi e pesci.

 

L’innalzamento della temperatura sta sconvolgendo le abitudini alimentari dell’orso polare che è ora costretto a nuotare per chilometri in cerca di cibo, sempre più scarso, o a migrare sulla terraferma. Allo stesso tempo si sta espandendo l’habitat del grizzly che può ora calpestare la tundra priva di ghiaccio e spingersi ancora più a nord in cerca di cibo. La due specie, che di solito vivono in habitat diversi, si incontrano così sempre più spesso, condividendo lo stesso spazio e dando vita a ibridi e, quindi, a nuove specie animali.

 

Secondo quanto detto al Washington Post da Andrew Derocher, professore di studi biologici all'Università di Alberta e che ha trascorso trent'anni a studiare gli orsi in tutto l'Artico, è molto probabile che, dal punto di vista genetico, gli orsi grizzly “si mangeranno” gli orsi polari.

 

Le variazioni climatiche a livello globale, infatti, stanno modificando gli equilibri della Terra. Lo scorso aprile è stato il più caldo dal 1880, cioè da quando si ha disponibilità di dati. Ormai da circa un anno a questa parte ogni mese si registra un nuovo record per quanto riguarda la temperatura del pianeta, sempre più alta. Con molta probabilità, secondo le stime della Nasa, anche il 2016 strapperà il primato al 2015.

 

In questo scenario le specie più deboli e quindi a maggiore rischio di estinzione, come l’orso polare, saranno destinate a scomparire e sopravviveranno solo le specie che riusciranno ad adattarsi meglio al nuovo ambiente.

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