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Zoomafia: 1° vertice nazionale "Analizzarla e combatterla"

Organizzato dalla fondazione antonino caponnetto e dal comune di bagno a ripoli (Firenze).

14 maggio 2015
Zoomafia: 1° vertice nazionale "Analizzarla e combatterla"

Si svolgerà domani, venerdì 15 maggio 2015, presso il Palazzo Comunale di  Bagno a Ripoli (Firenze) il primo vertice nazionale sulla Zoomafia, organizzato dalla Fondazione Antonino Caponnetto, in collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli e l’OMCOM (Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie). Si tratta del primo Vertice nazionale dedicato alla lotta alla zoomafia. I lavori si apriranno con una relazione di Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV. Parteciperanno rappresentanti delle forze dell’ordine, giornalisti, militanti antimafia.

“Per la prima volta la questione zoomafia viene affrontata da esperti e studiosi in un Vertice nazionale, con l’obiettivo di analizzare il fenomeno per raffinare le tecniche di contrasto – afferma Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV – Occorre infatti adottare una visione strategica unitaria dei vari aspetti dell’illegalità zoomafiosa, che incidono sul più vasto contesto della tutela della sicurezza pubblica e su quello più ristretto della lotta alla criminalità organizzata, e avere una capacità di intervento specializzato nei diversi settori zoocriminali”.

Il vertice avrà inizio alle ore 10 presso la Sala Consiliare Giovanni Falcone - Paolo Borsellino del Palazzo Comunale di Bagno a Ripoli, in Piazza della Vittoria 1.

Interverranno Margherita D'Amico, Paolo Borrometti, Giorgio Giombetti, Marta Ciampelli, Pier Luigi Raffo. Presiede Salvatore Calleri, modera Raffaele Palumbo.

I traffici legati alla sfruttamento degli animali, come sosteniamo da anni, rappresentano un’importante fonte di guadagno per i vari gruppi criminali, che manifestano una spiccata capacità di trarre vantaggio da qualsiasi trasformazione del territorio, guadagnando il massimo e rischiando poco  sottolinea Troiano – La criminalità organizzata dedita ai vari traffici a danno degli animali si distingue per la sua capacità di agire su vasta scala, per il suo orientamento al business, per la capacità di massimizzare il profitto riducendo il rischio. Del resto, il business ha dimensioni considerevoli: sono diversi i miliardi di euro intascati ogni anno, grazie ai numerosi traffici clandestini che sfruttano gli animali”.

Un fenomeno criminale complesso e multiforme come quello zoomafioso richiede, per essere aggredito in tutti i suoi molteplici aspetti, una dettagliata analisi, una minuziosa conoscenza e lo sviluppo di professionalità e competenze ad hoc. Per questo – conclude Troiano - auspichiamo che, in ossequio all’esigenza di legalità e sicurezza diffusa in tutti gli strati sociali, si arrivi presto al varo di provvedimenti legislativi, alcuni attesi da tempo, come il potenziamento della normativa sulla tutela penale degli animali, la modifica della normativa sugli animali d’affezione e delle norme sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani, che richiedono una organica risistemazione in un unico e rinnovato testo; le disposizioni sul doping e le corse di animali su strada, che prevedano apposite sanzioni sotto forma di delitto, l’adeguamento delle sanzioni attualmente previste per gli illeciti in materia di adulterazione alimentare e in materia di pesca, alla loro capacità offensiva, la rivisitazione della legge sulle scommesse e, infine, l’istituzione di un apposito capitolo ‘Dei delitti contro l’Ambiente’ all’interno del Codice Penale”.

 

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